venerdì 21 marzo 2008

Il Concetto Di "Acqua Virtuale"

Il Professor John Anthony Allan del King's College London e la School of Oriental and African Studies ha vinto mercoledí scorso lo Stockholm Water Prize 2008 per aver introdotto il concetto di "Acqua Virtuale" ovvero un metodo di calcolazione che permette di scoprire quanti litri di acqua vengono consumati per una qualsiasi produzione, da un Hamburger ad una tazza di caffé.
Lo Stockholm International Water Institute ha detto che questa idea verrá introdotta nel mercato delle produzioni di alimentari: cosí sará possibile scoprire quanti litri d'acqua consuma un prodotto, permettendo al consumatoredi scegliere quello meno dispensioso.
"La gente non consuma acqua solo bevendo o facendosi la doccia", ha spiegato l'istituto."La tazza di caffé mattutina consuma ben 140 litri d'acqua "virtuale" tra crescita della pianta, produzione, impacchetazione e trasporto".
14o litri corrispondono al consumo d'acqua medio giornaliero di un inglese in casa (bere, bagno, pulizie).
"La produzione di un singolo Hamburger consuma 2.400 litri d'acqua "virtuale". Un Americano consuma ben 7.000 litri di acqua "virtuale" al giorno", piú di 3 volte la quantitá consumata da un cinese.

L' ONU ha rilasciato un documento sul tema che spiega che il mondo potrebbe soffrire di mancanza d'acqua potabile per il riscaldamento atmosferico. Spiega che 250 milioni di africani potrebbero soffrire della mancanza d'acqua entro il 2020 mentre lo scoglimento dei ghiacciai nel Himalaya potrebbe far mancare l'acqua a milioni di persone in Asia.

Il lavoro di Allan ha avuto un impatto enorme sui mercati alimentari e sul consumo d'acqua legato a questi, sopratutto nelle regioni con acqua scarseggiante. L'obiettivo del suo lavoro é un controllo migliore della sostenibilitá ambientale e una limitazione degli sprechi, ovvero un aumento di efficienza nella gestione. Allan ha pubblicato sette libri e centinaia di fascicoli informativi sull'argomento.

Nessun commento: